Mentre si avvicina la scadenza per l’acconto della nuova Imu, molti contribuenti si chiedono non solo come si calcola l’Imu, ma anche come si paga l’Imu 2020. Anche quest’anno per il pagamento della prima rata si utilizza il modello F24 seguendo le istruzioni per la compilazione dettate da una recente risoluzione dell’Agenzia delle Entrate.
Una volta calcolata la prima rata della nuova Imu (ricordiamo che idealista/news mette a disposizione un utile strumento di calcolo Imu 2020) si procede al pagamento dell’imposta. L’acconto 2020, come precisato da una circolare del Mef, è uguale al 50% dell’Imu pagata nel 2019. Le istruzioni per la compilazione del modello f24 per l’Imu sono fondamentali per conoscere come si paga la nuova Imu.
Istruzioni per il versamento dell’Imu
La risoluzione n. 29 /E del 29 maggio 2020 dell’Agenzia delle Entrate contiene le istruzioni per il versamento dell’Imu tramite la compilazione del modello F24 e del modello F24 enti pubblici, indicando anche gli specifici codici tributo per ogni categoria di immobile.
Utilizzando i codice tributo dell’Imu 2020 sper il versamento dell’Imu 2020 si deve prendere in considerazione la sezione “IMU E ALTRI TRIBUTI LOCALI” in corrispondenza delle somme indicate esclusivamente nella colonna “importi a debito versati” riportando i seguenti dati:
- nel campo “codice ente/codice comune” indicare il codice catastale del comune nel cui territorio sono situati gli immobili, reperibile nella tabella pubblicata sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it;
- barrare la casella “Ravv.” se il pagamento è effettuato a titolo di ravvedimento;
- barrare la casella “Acc.” se il pagamento si riferisce all’acconto;
- barrare la casella “Saldo” se il pagamento si riferisce al saldo. Se il pagamento è effettuato in un’unica soluzione, barrare entrambe le caselle “Acc.” e “Saldo”;
- nello campo “Numero immobili” indicare il numero degli immobili (massimo 3 cifre);
- nel campo “Anno di riferimento” indicare l’anno d’imposta a cui si riferisce il pagamento, nel formato “AAAA”. Nel caso in cui sia barrata la casella “Ravv.” indicare l’anno in cui l’imposta avrebbe dovuto essere versata.
L’agenzia delle Entrate ha precisato che in caso di ravvedimento per l’Imu 2020, le sanzioni e gli interessi sono versati unitariamente all’imposta dovuta.
Istruzioni compilazione f24 enti pubblici
Per quanto riguarda le istruzioni per la compilazione dell’F24 per gli enti pubblici, ricordiamo che i codice tributo sono esposti nella sezione “IMU” (valore G), in corrispondenza delle somme indicate esclusivamente nella colonna “importi a debito versati”, riportando i seguenti dati:
- nel campo “codice”, il codice catastale del comune nel cui territorio sono situati gli immobili, reperibile nella tabella pubblicata sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it;
- nel campo “riferimento A” (composto da sei caratteri):
- nel primo carattere, un valore a scelta tra “A” (acconto), “S” (saldo), “U” (unica soluzione);
- nel secondo carattere, un valore a scelta tra “R” (ravvedimento) oppure “N” (nessun ravvedimento);
- nel terzo carattere, un valore a scelta tra “V” (immobili variati) oppure “N” (immobili non variati);
- dal quarto al sesto carattere, il numero degli immobili, da 001 a 999;
- nel campo “riferimento B”, l’anno d’imposta a cui si riferisce il versamento, nel formato “AAAA”.
Inoltre la risoluzione dell’Agenzia dell’Entrate con le istruzioni per il pagamento dell’Imu 2020 con il modello F24 precisa infine che per gli anni d’imposta fino al 2019, da specificare nell’apposito campo “Anno di riferimento” dei modelli F24 e F24 EP:
- i versamenti dell’IMU sono effettuati utilizzando i codici tributo istituiti con le risoluzioni n. 35/E del 12 aprile 2012, n. 53/E del 5 giugno 2012 e n. 33/E del 21 maggio 2013;
- i versamenti della TASI di cui all’articolo 1, comma 639, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, sono effettuati utilizzando i codici tributo istituiti con le risoluzioni n. 46/E e 47/E del 24 aprile 2014.
Calcolo Imu 2020
Per il calcolo Imu si ricorda si parte dalla rendita catastale (reperibile al catasto o nel più vicino ufficio dell’Agenzia delle Entrate) e seguire i seguenti passi:
- rivalutare la rendita del 5%;
- moltiplicare la rendita rivalutata per il coefficiente di ogni immobile per cui si effettuano i versamenti;
- moltiplicare il risultato così ottenuto per le aliquote deliberate da ogni singolo Comune.